Parole non dette
Ti chiudono il naso
stringono -laccio mostatico-
il vellutato collo
ne recidono il fiore
spezzano scricchiolanti
rami di ruscello in una
gabbia -la voliera
del mio guizzante cuore-
Ti strappano gli occhi
dal desiderio di vederle
uscire in bolle di fumo
-urla plastiche-
di sentirle libere di
singhiozzare e sbattere
contro il grande muro
-l'altrui volto-
sfondare una vuota
immagine di cartone
un sorriso disegnato
con lacrime dei miei occhi.
Parole non dette
Susseguono volti
un esercito di maschere
senza bocca
senza respiro
occhi cuciti decomposti
sfilano lungo un
recinto di lame
una geometria di paranoie
una liturgia composta
di suoni nasali e muti
di accenti sincopati
di colori slavati
Irrompono in massa
nelle vie della mia mente
come acqua distruggono
argini vitali
scorrono verso il mare
verso la libertà di
perdersi nel mondo
morire.
Parole non dette
Cercano l'uscita
mangiano assopite materia
cercano mani che
le plasmino febbrilmente
con ardente piacere
-un dolore immenso-
si fondono in danze
sudate di rosso
Cercano in battaglia
il campo minato
di rivali parole dette
non pensate
non pesate
che schiacciano col
proprio peso un candido
foglio macchiato di pece
un cimitero occupato
da morti illegittimi
una pace rubata
alla loro quiete.
Parole non dette
Mi uccidono
Uccidono il mio dire
le tue dette parole
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odes vel amas?