Mancavano pochi giorni allo scadere del mio venticinquesimo compleanno. Continuavo a pensare "un quarto di secolo" -che ovvietà!-; ma un quarto di secolo concluso, il prossimo salir di gradini mi avrebbe portato a un piano più alto, alla metà di secolo.
Come, sovente, mi accadeva in quel periodo, avrei desiderato essere un albero.
Fu allora che, ragionando sulla mia esisteza compiuta e in atto, sentii l'impellente bisogno di vite. Vite ascoltate. Un grande ritratto verista apparve nella mia mente...
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odes vel amas?