venerdì 21 marzo 2014

Beltà vedea

E dietro segue la sua ombra, un animo gentile, una sensibilità pari ad una distesa di neve, pura, libera, struggente.
Nessuno avrebbe mai detto che essa fosse la forza motrice di quel teatrino, giostra delle bellezze del mondo.
Nonostante ciò, a vedersi, si direbbe di più essere un fiore, giallo intenso, accecante, carnoso, lo stelo lievemente pendulo, un vellutato cono rivolto verso l'esterno, un profumo delicato ma insistente.
Richiede e ama visite incessanti, ma si stanca presto al sussurrare degli insetti. Vorrebbe solo udire la pace dei boschi, il cantar di uccelli, anime speranzose, lo sfrigolar di sottobosco. Non tanto l'umido o il rinfrescar d'estate, uno spiraglio di luce che illumini lo sguardo. Questo grande miracolo che scioglie ogni pensiero, ti scalda dentro, come il ghiaccio piange al sole.
Sentirsi liberi come
quando, lungo la strada,
scorgo, incastonato,
un candido fiore.

1 commento:

  1. Ciao, righe che fa bene scorrere... ti senti in buona compagnia! Buona giornata.

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odes vel amas?