martedì 24 dicembre 2013

Non sarà più sempre

Ho sempre vissuto nel disordine, nel caos più completo, imponendo un rigore assoluto ai miei sentimenti. Ho sempre desiderato di essere una persona dall'etica impeccabile, di non trasgredire mai alle mie regole, benché il mio istinto, spesso, mi ostacoli. Ci sono quasi sempre riuscita. Sono sopravvissuta grazie alla rigidità da me autoimpostami. Ho sempre evitato di piangere "in pubblico", di lasciarmi andare in totale balia delle mie emozioni...e quando succedeva di superare quella barriera, mi ricomponevo ed in pochi secondi ritornavo calma, tranquilla, come se nulla fosse successo. E in tutti gli anni di astinenza emotiva, di sussurri, di urla interiori, ho covato tanto rancore. Un rancore incontrollabile, una rabbia repressa nei confronti del mondo, un odio che, se solo venisse liberato dalle sue catene e fosse libero di agire, porterebbe alla distruzione di molti. Nonostante tutto, l'ho quasi sempre sfogato su me stessa. Lacerandomi piano piano, consumandomi, perdendomi. Diventando nulla.
Durante quest'anno ho riflettuto molto sulla mia vita, la mia giovane vita che da anni mi sembra già conclusa. Esaurita come lo sono io. Ho pianto, ho cercato di scrollarmi di dosso tutte le paure, di ricucire ogni ferita, che ogni volta, puntualmente, veniva riaperta. Mi sono sentita violata, e mi sono ancora più chiusa.
Poche settimane fa, poi, accadde qualcosa di strano, incomprensibile per me. In una serata tra cari vecchi amici, rientrando nella saletta dove un tempo ebbi il mio primo grande amore, la mia prima famiglia, la mia prima band, al solo sentirne l'odore, scoppiai in lacrime...piansi, piansi, piansi...forse per ore, senza riuscire a controllarmi, senza riuscire ad apparire tranquilla come avrei voluto. Piansi, pensando di aver perso me stessa, ricordandomi quello che ero, quello che credevo che non fossi più. E non mi vergognai. Davanti a me non avevo occhi che mi scrutavano scocciati, né occhi che mi ignoravano. Mi sono sentita, finalmente, libera di essere... Non mi sono sentita sola.
E' bastato poco per scatenare in me una reazione a catena. Riaprire gli occhi al mondo, ritrovare la gioia di guardare e sentire sulla mia pelle il grande fascino, il grande potere della luce. Ora sento di poter riprovare, di poter riuscire a lasciarmi tutto alle spalle, di ricominciare.
Ora, vorrei essere libera di sbagliare, di essere felice immotivatamente, di riprovare tutte quelle emozioni e sensazioni che ti scrollano dalla testa ai piedi, che ti fanno sentire viva.
E' sempre difficile chiudere delle porte. Ogni volta che l'ho fatto sono morta e rinata, un atroce dolore. Questa volta voglio prendermi per mano, amarmi, voglio vedere sul mio viso il tempo trascorrere, i segni della felicità disegnarmi il volto. Non solo cicatrici. Voglio sentire le lacrime calde scorrere senza timore e aprirsi in un sorriso.
Già sorrido, mi sento già meglio.
Il mio cuore batte più forte.
Mi sento di nuovo viva.
Vivo.

2 commenti:

  1. Ciao, semplicemente: "CHE IL TUO DESIDERIO SI AVVERI!" Luigi.

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  2. Ciao Luigi, come sempre, grazie per il supporto! _Eco

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